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Author: Massimo Reboa

Avv. Valeria Noccioli

Italiano

L’avv. Valeria Noccioli è nata a Roma nel 1976, dove esercita la professione forense.

Dopo essersi laureata in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma, con tesi in diritto costituzionale dal titolo “Libertà di manifestazione del pensiero e diritto di satira,” relatore chiar.mo Prof. Alessandro Pace, si è unita al Reboa Law Firm per lo svolgimento della pratica forense.

Dall’ottobre 2009 è iscritta all’Ordine degli Avvocati di Roma e dal 2014 è altresì iscritta alle liste dei difensori d’ufficio e del patrocinio a spese dello stato.

Svolge la sua attività professionale sia nel campo penale che in quello del contenzioso civile, seguendo in particolar modo il diritto di famiglia, di lavoro e condominiale.

Ha inoltre avuto collaborazioni giornalistiche in qualità di free-lance con la rivista giuridica “Ingiustizia la PAROLA al POPOLO”.

Ha frequentato diversi corsi e seminari e, in particolare, nel 2014 ha partecipato al “Corso base di diritto di famiglia” organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Roma e al “Corso di formazione tecnica e deontologica dell’avvocato penalista” organizzato dalla Camera Penale di Roma.

Nel 2022 ha ottenuto l’ammissione al patrocinio avanti alle Giurisdizioni Superiori.

Ha una ottima capacità nel lavoro di gruppo, grazie anche alle sue spiccate doti comunicative e di socializzazione.

English

Valeria Noccioli was born in Rome in 1976, where she practices law.

After graduating in Law at the University “La Sapienza” of Rome, with a thesis in constitutional law entitled “Freedom of expression of thought and right of satire,” supervisor chiar.mo Prof. Alessandro Pace, she joined the Reboa Law Firm as trainee lawyer.

Since October 2009 she is enrolled in the Bar Association of Rome and since 2014 she is also enrolled in the lists of public defender.

She carries out her professional activity both in the criminal and civil litigation fields, with particular reference to family law, labor law, and condominium law.

She has also had collaborations as a freelance journalist with the legal magazine “Ingiustizia la PAROLA al POPOLO”.

She attended several courses and seminars and, in particular, in 2014 she participated to the “Basic Course on Family Law” organized by the Bar Association of Rome and the “Technical and deontological training course of the criminal lawyer” organized by the Criminal Chamber of Rome.

In 2022 has been admitted to practice before the highest courts of Italy.

She has an excellent ability to work in a team, thanks to his strong communication and socialization skills.

Español

La Abogada Valeria Noccioli nació en Roma en 1976, donde ejerce la abogacía.

Después de licenciarse en Derecho en la Universidad “La Sapienza” de Roma, con una tesis en derecho constitucional titulada “Libertad de expresión del pensamiento y derecho a la sátira”, siendo su supervisor el Prof. D. Alessandro Pace, se incorporó al Bufete de Abogados Reboa Law Firm para llevar a cabo las prácticas de abogada.

Desde octubre de 2009, está inscrita en el Colegio de Abogados de Roma y desde 2014 también está inscrita en las listas de abogados de oficio.

Desarrolla su actividad profesional tanto en el ámbito penal como en el civil, con especial referencia al derecho de familia, al derecho laboral y al derecho de comunidades de propietarios.

Además, también ha colaborado como periodista free-lance con la revista jurídica “Ingiustizia la PAROLA al POPOLO”.

Ha frecuentado varios cursos y seminarios y, en particular, en 2014 participó en el “Curso Básico de Derecho de Familia” organizado por el Colegio de Abogados de Roma y en el “Curso de formación técnica y deontológica del abogado penalista” organizado por la Sala de lo Penal de Roma.

Desde 2022, ejerce ante los más altos Tribunales de Italia.

Tiene una óptima capacidad para trabajar en equipo, gracias a sus fuertes dotes comunicativas y de socialización.

Ricorsi in Cassazione: i moduli per richiedere il rimoborso del contributo unificato pagato in forma superiore

altNuovi moduli per presentare istanza di rimborso del contributo unificato versato in eccedenza rispetto al dovuto per la iscrizione a ruolo dei ricorsi in Cassazione. Il CNF, facendo seguito a una richiesta in tale senso giunta dalla Corte di cassazione, comunica che al modulo ordinario di cui al link http://www.cortedicassazione.it/Documenti/Ircu_20121106.pdf, occorre unire un ulteriore modulo predisposto dall’Agenzia delle entrate, uno per le persone fisiche e uno per le persone giuridiche (fonte: www.cnf.it). Di seguito i moduli:

Ircu_20121106.pdf

Legge di stabilità: linee guida

altIl Consiglio ha approvato,  due disegni di legge. Il primo contenente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2014). Il secondo riguardante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016. La Legge di Stabilità per il 2014 segna una svolta nella programmazione economico-finanziaria degli ultimi anni, realizzando le due priorità di politica economica del Governo: favorire la crescita e promuovere l’occupazione. Con le misure disposte nel provvedimento si avvia un percorso di riduzione del carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese. La spending review che verrà progressivamente implementata nel corso del 2014 potrà ulteriormente contribuire a individuare le razionalizzazioni della spesa con le quali finanziare ulteriore riduzione della pressione fiscale. Al tempo stesso si interrompe una attitudine a privilegiare i tagli alla spesa in conto capitale rispetto ai tagli alla spesa in conto corrente e quindi si aumentano le risorse finanziarie per effettuare investimenti, sostenendo anche così le potenzialità di crescita di cui si registrano da qualche tempo i segnali. Inoltre vengono destinate risorse per le politiche sociali adeguate a sostenere le fasce più deboli della popolazione e aiutarle ad affrontare gli effetti della prolungata crisi, che tuttora si avvertono.

Per quanto riguarda le professioni legali è in arrivo una nuova “tassa”: avvocati, magistrati e notai dovranno pagare 50 euro per poter presentare la domanda di partecipazione ai concorsi (esame di avvocato, concorso per magistratura, concorsi notarili). Sono invece previsti 75 euro per l’iscrizione all’albo speciale dei cassazionisti.

Nel dettaglio, la Legge di Stabilità prevede interventi per 27,3 miliardi di euro nel triennio 2014-2016, di cui 11,6 nel solo 2014, così suddivisi:

14,6 miliardi nel triennio per sgravi fiscali (rispettivamente 9 per le famiglie e 5,6 per le imprese); i 3,7 miliardi del 2014 sono destinati per 2,5 miliardi alle famiglie (1,5 riguardano l’Irpef) e per 1,5 miliardi alle imprese;
11,2 miliardi nel triennio per azioni sociali, progetti di investimento, impegni internazionali, di cui 6,2 in conto capitale; per il 2014 si prevedono 6,4 miliardi;
1,5 miliardi per investimenti a livello locale e la restituzione di debiti commerciali di parte capitale.

Questi interventi sono stati programmati con soluzioni che consentono di rispettare l’impegno di contenere il deficit nell’ambito degli obiettivi comunitari e invertire la tendenza del debito pubblico. Infatti per le coperture degli interventi programmati nel 2014 che producono minore gettito o maggiori spese, vengono reperite risorse per 3,5 miliardi da tagli alle spesa, per 1,9 miliardi da interventi fiscali privi di effetti depressivi sull’economia, per 3,2 miliardi da dismissioni, rivalutazioni, cespiti e partecipazioni, trattamento perdite.

La differenza tra il costo degli interventi e le risorse reperite a copertura degli stessi comporta il raggiungimento del deficit programmato (pari al 2,5% del PIL, superiore quindi di 0,2 punti percentuali rispetto al tendenziale registrato dal Documento di economia e finanza dell’aprile 2013).

Il Governo reputa che nel corso dei prossimi mesi il bilancio dello Stato potrà registrare ulteriori introiti che tuttavia non possono oggi essere quantificati e quindi contabilizzati. Provvedimenti per il rientro dall’estero di capitali italiani così come la rivalutazione delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia potranno generare nuovo gettito per le casse pubbliche da destinare agli obiettivi principali del Governo, tra i quali certamente la riduzione della pressione fiscale.

La Legge di Stabilità va quindi ad interessare cinque macro aree. Di seguito un sintetico elenco dei principali interventi:

INTERVENTI PER PERSONE, FAMIGLIE E SOCIETÀ
Riduzione dell’Irpef per i lavoratori
Disposizioni in favore degli esodati
Rifinanziamento della Cassa Integrazione Guadagni
Nuove misure contro la povertà
5 x 1000
Fondo per le politiche sociali
Fondo per la non autosufficienza
Finanziamento del Fondo per le Università
Potenziamento della Protezione Civile e Piano per la difesa del suolo
 

INTERVENTI PER LE IMPRESE
Riduzione del costo del lavoro per le imprese
Detrazione dell’Irap per i nuovi assunti
Potenziamento dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica)
Rivalutazione dei beni di impresa e delle partecipazioni
Incremento del Fondo di garanzia per le PMI
Incremento del Fondo di sviluppo e coesione
Stop all’aumento IVA per le imprese sociali
Rifinanziamento del Fondo per i contratti di sviluppo
Rifinanziamento del Fondo per la crescita sostenibile
 

INVESTIMENTI
Allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità per i Comuni
Completamento del sistema MOSE di Venezia
Fondi ANAS per le Infrastrutture e Salerno-Reggio Calabria
Manutenzione straordinaria delle Ferrovie e velocizzazione del Corridoio Adriatico
Ricostruzione dell’Aquila
Trasporto pubblico locale
Ecobonus e ristrutturazioni edilizie
 

LA NUOVA SERVICE TAX
Con la Legge di Stabilità 2013 arriva il riordino del sistema di tassazione locale che pone l’Italia in linea con gli standard europei. Al posto di l’IMU e TARES si istituisce una tassa sui servizi municipali il cui gettito andrà interamente ai Comuni.

La nuova Service Tax avrà due gambe:

La tassa che serve a coprire i costi del servizio di raccolta rifiuti. È calcolata in base ai metri quadrati o alla quantità di rifiuti e la versa chi occupa l’immobile.
La tassa sui servizi indivisibili offerti dai comuni. È calcolata sui metri quadrati o sul valore catastale ed è pagata dai proprietari e per una piccola quota, tra il 10 e il 30%, anche da chi la occupa.
La Service Tax è piena autonomia: una tassa locale pagata ai Comuni per pagare i servizi dei Comuni.

IL COFINANZIAMENTO DEI FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2014-2020
 

La Legge di Stabilità stanzia significative risorse per il nuovo ciclo di programmazione dei Fondi europei e nazionali per le politiche di coesione territoriale, impegnando il governo a fare la propria parte per i prossimi anni in modo strutturato con il concorso di Ue e regioni. In particolare, si stanziano: 

24 miliardi di euro di quota di compartecipazione nazionale (che si aggiungono ai quasi 30 miliardi di fondi strutturali UE);
ulteriori 55 miliardi per il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (ex Fondo Fas), di cui l’80% in favore del Mezzogiorno.
In totale si arriva quindi a circa 110 miliardi di euro nei prossimi sette anni per le politiche di coesione territoriale.

*****

Al fine di consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata, il Consiglio ha deliberato, su proposta del Ministro dell’interno, lo scioglimento dei Consigli comunali di Sedriano (Milano) e di Cirò (Crotone) .

*****

Infine il Consiglio ha deliberato: su proposta del Presidente, la conferma per un anno del prefetto dott.ssa Elisabetta Belgiorno nell’incarico di Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura;
su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la nomina del prof. Vito Riggio a Presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC), a seguito dei  pareri favorevoli espressi dalle Commissioni parlamentari competenti.

Consiglio dei Ministri, linee guida 15 ottobre 2013

1. La legge di stabilità per il 2014: linee guida

La politica economica ha ora due priorità: rafforzare la ripresa in atto e intervenire sui fattori che limitano la competitività dell’economia. Essa punta a un tasso di crescita almeno pari all’1 per cento nel 2014 e dell’ordine del 2 per cento negli anni successivi.

La Legge di stabilità:

1) è parte di un’azione di politica economica che ha già definito interventi finanziari per 11,9 miliardi nel triennio 2013-15 (5 miliardi nel 2013, 3,3 nel 2014 e 3,5 nel 2015). Ulteriori misure seguiranno in tempi brevi per migliorare la qualità della spesa pubblica (per esempio intervenendo sulla regolamentazione delle società controllate), per privatizzare parte del patrimonio pubblico, per rendere più competitivo il sistema produttivo. I risparmi derivanti dall’attività di revisione di spesa verranno destinati prioritariamente alla riduzione della pressione fiscale.

2) effettua interventi per 27,3 miliardi nel triennio 2014-16 (11,6 nel 2014)

14,6 miliardi nel triennio per sgravi fiscali di cui 5 per i lavoratori, 5,6 per le imprese oltre a 1 miliardo per ristrutturazioni edilizie e ecobonus

11,2 miliardi nel triennio per azioni sociali, progetti di investimento, impegni internazionali, di cui 6,2 in conto capitale; per il 2014 si prevedono 6,4 miliardi.

1,5 miliardi per investimenti a livello locale e la restituzione di debiti commerciali di parte capitale.

3) reperisce risorse per 24,6 miliardi nel triennio (8,6 nel 2014)

1,1 miliardi nel triennio da introiti connessi a operazioni volontarie dei contribuenti e dalla revisione della tassazione delle svalutazioni e delle perdite su crediti degli intermediari finanziari (2,7 miliardi nel 2014).

1,4 miliardi nel triennio da interventi volti a limitare l’elusione fiscale (0,5 nel 2014).

3,8 miliardi nel triennio da aumenti dell’imposta di bollo sui prodotti finanziari e da un intervento selettivo sulle cosiddette spese fiscali (1,4 nel 2014).

1,5 miliardi nel triennio dalla vendita di immobili (0,5 nel 2014).

16,1 miliardi nel triennio dal taglio della spesa pubblica (escludendo gli effetti delle dismissioni immobiliari; 3,5 miliardi nel 2014). Questo importo comprende riduzioni di spesa per 0,6 miliardi nel 2015 e 1,2 miliardi nel 2016 che dovranno derivare dall’attività di revisione della spesa delle Amministrazioni centrali e delle Amministrazioni locali, effettuata sulla base del lavoro affidato al Commissario Straordinario recentemente nominato.

4) imprime una prima riduzione del prelievo sui lavoratori e sulle imprese. Definisce una riforma della tassazione delle banche che consente di rafforzare la loro capacità di fornire credito a famiglie e imprese e la loro solidità patrimoniale.

5) Riduce sin dal 2014 la pressione fiscale su cittadini e imprese. La pressione fiscale totale scende dal 44.3 al 43,8 nel 2015 e al 43,3 nel 2016.

6) riduce l’incidenza della spesa pubblica primaria sul PIL (tolti i rimborsi di debiti commerciali) dal 46,0% del 2013 al 45,5% nel 2014. L’incidenza della spesa corrente scende dal 43,2% al 42,5%.

7) contiene nel 2014 la spesa primaria corrente diversa da quella per le prestazioni sociali (cioè la spesa per il funzionamento degli apparati pubblici) a un livello in termini nominali inferiore a quello del 2013.

8) accresce fortemente nel 2014 le spese in conto capitale (3,3 miliardi rispetto al quadro a legislazione vigente), sia a livello nazionale sia a livello locale. Si rovescia la tendenza alla riduzione in atto da vari anni.

9) concentra le risorse sui nuovi programmi di spesa che sostengono la competitività e le fasce deboli della popolazione. Estende al 2014 i livelli attuali degli incentivi per risparmio energetico e ristrutturazioni, prevedendo poi una graduale riduzione di tali livelli.

10) tra i sottosettori delle amministrazioni pubbliche aumenta le risorse a disposizione di quelle locali per circa 2,9 mld nel 2014, mentre rimangono complessivamente invariate le disponibilità delle altre amministrazioni (centrali e degli enti di previdenza).

Il Governo programma interventi che determineranno entrate di natura straordinaria, attualmente di difficile quantificazione. Tali risorse verranno utilizzate per il rimborso di ulteriori quote di debiti commerciali in conto capitale ed eventualmente per altre finalità di natura non strutturale. È inoltre previsto uno sforzo ulteriore di valorizzazione del patrimonio pubblico. Nell’ambito di quest’ultimo è prevista una gestione più efficace delle concessioni demaniali, di cui ora prudenzialmente non si considera l’impatto.

La manovra consente di raggiungere l’obiettivo di indebitamento netto indicato nella Nota di aggiornamento del DEF. Il disavanzo nel 2014 risulterà pari al 2,5 per cento del PIL, per effetto di misure di sostegno all’economia pari allo 0,2 per cento del prodotto. La Legge di stabilità include inoltre una norma che definisce interventi strutturali dell’ordine di 3 miliardi l’anno nel triennio 2015-17 al fine di raggiungere il saldo programmato per il 2015, 2016 e 2017 (rispettivamente 1,6%, 0,8% e 0,1% del PIL).

2. La legge di stabilità per il 2014 in sintesi

1. Si definiscono interventi con oneri nel 2014 per 11,6 mld

3,7 mld per sgravi fiscali, di cui:

2,5 mld per il lavoro, di cui:

1,5 mld per ridurre l’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 nel 2015, 1,8 nel 2016).

0,04 mld per ridurre l’Irap sulla quota lavoro (0,11 nel 2015, 0,2 nel 2016)

1 mld per ridurre i contributi sociali sulle imprese (1,1 nel 2015, 1,2 nel 2016)

1,0 mld per trasferire risorse ai Comuni per ridurre il prelievo della service tax (Tirse)

0,13 mld per l’IVA sulle cooperative sociali

0,07 mld per contributi al trasferimento di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato

1 mld per gli investimenti degli enti territoriali

0,5 mld per pagare debiti commerciali in conto capitale (importo a cui si aggiungeranno i proventi connessi con operazioni di rientro dei capitali e con la rivalutazione del capitale della Banca d’Italia)

3,9 mld (di cui 0,8 in conto capitale) per spese connesse con “politiche invariate”; di cui:

0,85 mld per le missioni all’estero

0,6 mld per la cassa integrazione in deroga

0,3 mld per la ricostruzione dell’Aquila

0,3 mld per la manutenzione straordinaria della rete autostradale

0,06 mld per il semestre di Presidenza UE

0,38 mld per il 5 per 1000

0,33 mld per gli interventi per gli autotrasportatori

0,23 mld per università e policlinici universitari

0,1 mld per i lavoratori socialmente utili

0,3 mld per il Fondo Politiche Sociali

0,25 mld per il Fondo per i non autosufficienti

0,25 mld per la Carta acquisti e altre misure di contrasto alla povertà

2,5 mld (di cui 1,6 in conto capitale) per nuovi progetti di spesa, di cui:

0,7 mld a RFI per il contratto di programma 2012-2016, manutenzione straordinaria rete ferroviaria e interventi per la velocizzazione del corridoio adriatico, nodi e interoperabilità

0,24 mld ad ANAS per la prosecuzione del programma messa in sicurezza di ponti e viadotti, per il completamento asse autostradale Salerno – Reggio Calabria e per il reintegro delle risorse di alcuni contratti

0,2 mld per il completamento dei lavori del MOSE

0,12 mld per il Fondo solidarietà nazionale in agricoltura

0,12 mld per la mobilità sanitaria internazionale

0,1 mld per il Fondo Sviluppo e coesione – programmazione 2014-2020

2. Si reperiscono risorse per 8,6 mld

3,5 mld derivano da tagli di spesa; di cui

2,5 mld da tagli al bilancio dello Stato

1,0 mld da tagli alla spesa delle regioni

3,2 mld derivano da dismissioni, rivalutazione cespiti e partecipazioni, trattamento perdite

2,2 mld dalla revisione del trattamento delle perdite di banche, assicurazioni e altri intermediari

0,3 mld da misure riguardanti la rivalutazione delle attività delle imprese

0,2 mld da misure riguardanti il riallineamento del valore delle partecipazioni

0,5 mld da vendita di immobili

1,9 mld derivano da interventi fiscali

0,9 mld dall’incremento dell’aliquota del bollo sulle attività finanziarie

0,46 mld dal visto di conformità per le compensazioni sulle imposte dirette

0,5 mld dalla riduzione delle spese fiscali attraverso interventi selettivi sulle agevolazioni fiscali da definire entro il gennaio 2014.

 

 

 

Parametri per la liquidazione dei compensi degli avvocati

altIl ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha trasmesso, al Consiglio di Stato e al Consiglio Nazionale Forense per il prescritto parere, il nuovo regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense. Lo comunica il ministero in una nota. Gli aumento dovrebbero essere dell’ordine del 30-40%, mentre la proposta del Cnf con la divisione in fasi del procedimento sarebbe stata sostanzialmente accolta.

 

Ministero della Giustizia: breve vademecum sulla mediazione civile e commerciale

alt Di seguito un breve vademecum diramato dal Ministero della Giustizia sulla mediazione civile e commerciale. Il decreto legislativo 4 marzo 2010, n.28 (pubblicato nella G.U. n.53 del 5 marzo 2010) sulla mediazione in materia civile e commerciale regola il procedimento di composizione stragiudiziale delle controversie vertenti su diritti disponibili ad opera delle parti, attuando, al contempo, la direttiva dell’Unione europea n. 52 del 2008. Il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (decreto “del fare”, convertito in legge 9 agosto 2013 n. 98) ha ripristinato il procedimento di mediazione quale condizione di procedibilità della domanda giudiziale nelle materie elencate dall’articolo 5, comma 1 del d.lgs. 28/2010. In tal modo sono state riportate in vigore le disposizioni dichiarate incostituzionali con sentenza n. 272/2012 della Corte costituzionale e sono state introdotte altresì nuove norme che si indicano sinteticamente di seguito:

•È stato inserito un criterio di competenza territoriale per la presentazione della domanda

•La procedura di mediazione può procedere solo a seguito del consenso delle parti raccolto in un incontro preliminare di programmazione

•Solo lo svolgimento dell’incontro preliminare di programmazione è condizione di procedibilità (per le materie indicate) e deve svolgersi entro 30 giorni dal deposito dell’istanza a costi massimi molto contenuti

•Gratuità del primo incontro di programmazione in caso di mancato accordo

•Le controversie di Rc auto sono escluse dalle materie per cui è previsto l’incontro di programmazione, mentre sono state aggiunte le controversie in tema di risarcimento del danno derivante da responsabilità (non solo medica ma più ampiamente) sanitaria

•Il giudice può ordinare, e non solo invitare, alle parti di procedere alla mediazione

•La durata massima dell’intera procedura è stata ridotta a 3 mesi

•Gli avvocati sono mediatori di diritto ed hanno l’obbligo di aggiornamento professionale

•Gli avvocati assistono le parti durante l’intera procedura di mediazione

•Nuova disciplina in tema di efficacia esecutiva dell’accordo di mediazione

Le nuove disposizioni in materia di mediazione si applicheranno decorsi trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del d.l. 69/2013, cioè dal 20 settembre 2013.

•La mediazione

•Il mediatore

•Il registro degli organismi di mediazione

•Tipi di mediazione

•Mediazione preventiva obbligatoria

•Provvedimenti giudiziali urgenti

•Mediazione delegata nel giudizio d’appello

•Durata della mediazione

•Procedimento di mediazione

•Conciliazione

•Efficacia esecutiva della mediazione

•Spese processuali

•Agevolazioni fiscali

•Gratuità della mediazione

La mediazione

La mediazione è l’attività svolta da un professionista con requisiti di terzietà, finalizzata alla ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, anche con formulazione di una proposta per la risoluzione della lite.

In sintesi, nelle materie elencate dall’articolo 5, comma 1 del d.lgs. 28/2010 (mediazione obbligatoria):

•Chi vuole iniziare una causa civile deve prima contattare un organismo iscritto nel registro tenuto dal Ministero della giustizia

•E’ fissato un primo incontro di programmazione con un mediatore e le parti

•All’esito dell’incontro preliminare di programmazione, le parti decidono se concludere la mediazione con un accordo, oppure proseguire la mediazione o ancora, in caso di mancato accordo, terminare la procedura di mediazione e andare in giudizio (senza pagare le indennità della mediazione)

•Il mediatore redige un verbale che attesta l’esito della procedura

•Il mediatore, in caso di mancato accordo, formula una proposta di conciliazione

•Il giudice può prendere provvedimenti nei confronti della parte che ha rifiutato la proposta di conciliazione

•Il verbale di accordo, alle condizioni di legge, costituisce titolo esecutivo

Il mediatore

•Il mediatore è la persona fisica che, individualmente o collegialmente, svolge la mediazione, rimanendo priva, in ogni caso, del potere di rendere giudizi o decisioni vincolanti per i destinatari del procedimento di mediazione. Quest’ultimo potrà svolgersi, su istanza dell’interessato, presso appositi organismi, iscritti in un registro istituito con decreto del Ministro della giustizia.

Gli avvocati iscritti all’albo sono di diritto mediatori. Gli avvocati iscritti ad organismi di mediazione devono essere formati in materia di mediazione e frequentare corsi di aggiornamento teorico-pratici.

Il registro degli organismi di mediazione

La mediazione può svolgersi presso enti pubblici o privati, che sono iscritti nel registro tenuto presso il Ministero della giustizia e che erogano il servizio di mediazione nel rispetto della legge, del regolamento ministeriale e del regolamento interno di cui sono dotati, approvato dal Ministero della giustizia.

Tipi di mediazione

Dal punto di vista del metodo e dei rapporti con il processo, il decreto legislativo distingue due tipi di mediazione:

•facoltativa, cioè scelta dalle parti

•obbligatoria (ex lege o per ordine del giudice), quando per poter procedere davanti al giudice, le parti debbono aver tentato senza successo la mediazione

Mediazione preventiva obbligatoria

La mediazione, rispetto ad alcune materie elencate nell’articolo 5 del d.lgs. n. 28 del 2010, si pone come condizione di procedibilità per l’avvio del processo (tuttavia occorre sottolineare che l’improcedibilità deve essere eccepita dal convenuto, a pena di decadenza, o rilevata d’ufficio dal giudice non oltre la prima udienza). Si tratta, usualmente, dei casi in cui il rapporto tra le parti è destinato, per le più diverse ragioni, a prolungarsi nel tempo, anche oltre la definizione della singola controversia. Ovvero dei casi di rapporti particolarmente conflittuali, rispetto ai quali, anche per la natura della lite, è quindi particolarmente più fertile il terreno della composizione stragiudiziale.

La mediazione torna obbligatoria per 4 anni (cioè fino al 2017) in materia di:

•condominio

•diritti reali

•divisione

•successioni ereditarie

•patti di famiglia

•locazione

•comodato

•affitto di aziende

•risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità

•contratti assicurativi, bancari e finanziari

In questi casi, la parte che intende agire in giudizio ha l’onere di tentare la mediazione, con l’assistenza di un avvocato, che deve, chiaramente e per iscritto, informare il proprio assistito, sia della possibilità di procedere alla mediazione e delle relative agevolazioni fiscali che dei casi in cui il procedimento di mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale. Il giudice, qualora rilevi la mancata allegazione del documento all’atto introduttivo del giudizio, informa la parte della facoltà di chiedere la mediazione.

In ogni altra materia la mediazione potrà essere avviata dalle parti su base volontaria, sia prima che durante il processo.

La mediazione disposta dal giudice è prevista anche dalla direttiva comunitaria 2008/52/Ce, e si affianca senza sostituirla alla conciliazione giudiziale.

Casi di esclusione

La mediazione non è più condizione di procedibilità della domanda giudiziale nei procedimenti di consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite e in tutti i casi elencati nell’articolo 4 del d.lgs. 28/2010.

Provvedimenti giudiziali urgenti

Anche nei casi di mediazione obbligatoria è sempre possibile richiedere al giudice i provvedimenti che, secondo la legge, sono urgenti e indilazionabili.

Mediazione delegata nel giudizio d’appello

Quando il processo è stato avviato, anche in sede di giudizio d’appello, il giudice, in base allo stato del processo, alla natura della causa e al comportamento delle parti, così da non favorire dilazioni, può disporre l’esperimento del procedimento di mediazione, che è condizione di procedibilità della domanda giudiziale. L’ordine del giudice deve essere adottato prima dell’udienza di precisazione delle conclusioni ovvero, quando tale udienza non è prevista, prima della discussione della causa.

Durata della mediazione

Il procedimento di mediazione ha una durata massima stabilita dalla legge di tre mesi, trascorsi i quali il processo può iniziare o proseguire.

Il tempo impiegato per il procedimento di mediazione non è computabile ai fini della verifica della durata ragionevole del processo, ai sensi delle L. 89/2011.

Procedimento di mediazione

•La mediazione si introduce con una semplice domanda all’organismo nel luogo del giudice territorialmente competente per la controversia, contenente l’indicazione dell’organismo investito, delle parti, dell’oggetto della pretesa e delle relative ragioni.

•Le parti possono scegliere liberamente l’organismo. In caso di più domande, la mediazione si svolgerà davanti all’organismo presso cui è stata presentata la prima domanda.

•Presentata la domanda presso l’organismo di mediazione, è designato un mediatore ed è fissato un primo incontro di programmazione, in cui il mediatore verifica con le parti la possibilità di proseguire il tentativo di mediazione (non oltre trenta giorni dal deposito della domanda).

•La domanda e la data dell’incontro sono comunicate all’altra parte, anche a cura dell’istante.

•Le parti devono partecipare alla procedura di mediazione, già dal primo incontro, con l’assistenza di un avvocato.

•Per la mediazione obbligatoria, il mancato accordo in sede di primo incontro di programmazione vale come tentativo di mediazione esperito ai fini della procedibilità dell’azione giudiziale. In caso di mancato accordo, i costi della mediazione sono gratuiti.

•Dalla mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione, il giudice può desumere argomenti di prova nel successivo giudizio ai sensi dell’articolo 116, secondo comma, del codice di procedura civile.

•Quando la mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale, il giudice condanna la parte costituita, che non partecipa al procedimento senza giustificato motivo, al pagamento di una somma pari al contributo unificato.

Conciliazione

•Il mediatore cerca un accordo amichevole di definizione della controversia.

•Se la conciliazione riesce, il mediatore redige processo verbale, sottoscritto dalle parti e dallo stesso mediatore, al quale è allegato il testo dell’accordo.

•Se l’accordo non è raggiunto, il mediatore può formulare una proposta di conciliazione. Prima della formulazione della proposta, il mediatore informa le parti delle possibili conseguenze sulle spese processuali previste dall’articolo 13 del d.lgs. 28/2010.

•In qualunque momento del procedimento, su concorde richiesta delle parti, il mediatore formula una proposta di conciliazione.

Efficacia esecutiva della mediazione

•Quando tutte le parti sono assistite da un avvocato, il verbale di accordo, sottoscritto dalle parti e dagli stessi avvocati, costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, per l’esecuzione per consegna e rilascio, l’esecuzione degli obblighi di fare e non fare, oltre che per l’iscrizione di ipoteca giudiziale. Gli avvocati attestano e certificano la conformità dell’accordo alle norme imperative e all’ordine pubblico.

•In tutti gli altri casi l’accordo allegato al verbale, su istanza di parte, è omologato dal tribunale, e costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, per l’esecuzione in forma specifica, oltre che per l’iscrizione di ipoteca giudiziale.

Spese processuali

•All’esito del processo civile, se il provvedimento del giudice corrisponde interamente al contenuto della proposta conciliativa, il giudice esclude la ripetizione delle spese della parte vincitrice che ha rifiutato la proposta, relativamente al periodo successivo alla stessa, e la condanna al pagamento delle spese processuali della parte soccombente riferite al medesimo periodo, nonché al pagamento del contributo unificato e al pagamento dell’indennità spettante al mediatore (e all’esperto, se nominato).

•Quando il provvedimento che definisce il giudizio non corrisponde interamente al contenuto della proposta, il giudice, se ricorrono gravi ed eccezionali ragioni, può nondimeno escludere la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice per l’indennità corrisposta al mediatore e per il compenso dovuto all’esperto.

Agevolazioni fiscali

Tutti gli atti relativi al procedimento di mediazione sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura.

Il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro sino alla concorrenza del valore di 50.000 euro.

In caso di successo della mediazione, le parti avranno diritto a un credito d’imposta fino a un massimo di 500 euro per il pagamento delle indennità complessivamente dovute all’organismo di mediazione. In caso di insuccesso della mediazione, il credito d’imposta è ridotto della metà.

Gratuità della mediazione

La mediazione è gratuita per i soggetti che avrebbero beneficiato del gratuito patrocinio nel giudizio in tribunale (soggetti meno abbienti): quando la mediazione è condizione di procedibilità ex lege della domanda giudiziale (nei casi previsti dall’articolo 5, comma 1 del d.lgs. 28/2010) ovvero quando la mediazione è disposta dal giudice.

A tal fine, la parte deve depositare presso l’organismo dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, la cui firma può essere autenticata dal mediatore.

Nessuna spesa in caso di mancato accordo.

Quando il primo incontro di programmazione tra le parti e il mediatore si conclude con un mancato accordo, non è dovuto alcun compenso per l’organismo di mediazione.

(fonte: www.giustizia.it)

Legge Pinto e sentenze condanna Cassazione

altCon riferimento alla legge 89/2001 per le sentenze della Suprema Corte di Cassazione, la Direzione generale del contenzioso e dei diritti umani con una nota del 17 settembre u.s. comunica che sta procedendo ad una verifica di tutte le posizioni debitorie ancora pendenti relative al contenzioso di cui alla legge 89/2001. Le parti che risultino ancora creditrici nei confronti del Ministero, in base a sentenze della Suprema Corte di Cassazione cioè i soli anni 2009 e 2010, dovranno fare pervenire al più presto, e comunque entro 60 giorni dalla data di pubblicazione di questo avviso sul sito, all’indirizzo PEC ufficio1.dgcontenzioso.dag@giustiziacert.it una dichiarazione, completa di tutti i dati richiesti.

Per l'identificazione del procedimento, l’oggetto della mail dovrà contenere le seguenti indicazioni:

•Legge Pinto
•Cassazione numero e anno della sentenza
•Nominativo della parte ricorrente
Al fine di un pronto inoltro, sarà gradita la trasmissione della copia della sentenza della Suprema Corte. Analoga dichiarazione dovrà essere effettuata, quanto alle spese legali, dall’avvocato riconosciuto dall’A.G. quale procuratore distrattario. Si rende noto che l’eventuale liquidazione delle somme dovute sarà in ogni caso delegata alla Corte di appello competente. Per tutte le posizioni ancora pendenti relative a decreti di cui alla legge 89/2001, ogni istanza o richiesta di pagamento dovrà essere inoltrata esclusivamente alla Corte di appello che ha emesso il provvedimento di condanna di questa Amministrazione.

Di seguito il link dove è possibile scaricare il modulo: modulo_richiesta_debiti.pdf

 

Le principali novità introdotte dal c.d. Decreto del Fare pubblicato in G.U. 20 agosto 2013 n°194

alt Nella Gazzetta Ufficiale del 20 agosto 2013 n. 194 è stato pubblicato il testo "DECRETO DEL FARE". Di seguito le principali novità introdotte:

770 mensile: abrogato l'articolo 44 bis del D.L. n. 269/2003 che prevedeva l'entrata in vigore del cosiddetto "770 mensile" (ossia la trasmissione mensile di alcuni dati della dichiarazione del sostituto d'imposta), fino ad oggi ripetutamente rimandata.

730
Introdotta la possibilità di utilizzarlo anche per i  lavoratori che non abbiano un sostituto d’imposta. I rimborsi dell’imposta a credito vengono fatti direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
 
Agenda digitale
Diffusione del domicilio digitale che viene attribuito su richiesta del cittadino in caso di attivazione di una casella di posta elettronica certificata pubblica.
La PEC viene attribuita automaticamente al momento della richiesta di iscrizione all’anagrafe, di cambio di residenza o del nuovo documento unificato, che andrà a sostituire l’attuale tesserino sanitario, ma sarà attivata solo su richiesta del cittadino.
Istituzione del servizio SPID (Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di cittadini e imprese) per facilitare l’accesso in rete a tutti i servizi digitali offerti dalle pubbliche amministrazioni.
Realizzazione del fascicolo sanitario elettronico che conterrà anche un dossier farmaceutico con i dati e le notizie sull’aderenza alle terapie necessarie.
 
Barche
E' stata abrogata la tassa di possesso per imbarcazioni fino a 14 metri, mentre quella per barche di lunghezza compresa tra 14,01 e 20 metri è stata dimezzata.
 
Cittadinanza italiana
Gli Ufficiali di Stato Civile sono tenuti, al compimento del diciottesimo anno di età dell'interessato, a comunicare la possibilità di esercitare, entro il compimento del diciannovesimo anno di età, il diritto di cui al comma 2, articolo 4 della legge n. 91/1992. In mancanza, il diritto può essere esercitato anche oltre tale data. Possibilità di ottenere la cittadinanza italiana anche per il neo diciottenne che non abbia adempiuto a tutti gli obblighi amministrativi precedenti non per colpa sua ma per responsabilità attribuibili all’amministrazione o ai genitori e possibilità di dimostrare il possesso dei requisiti con qualunque documento.
 
Concordato in bianco
Revisione dello strumento per impedirne l'utilizzo al fine esclusivo di rinviare il momento del fallimento quando lo stesso non è evitabile: l’impresa non potrà più limitarsi alla semplice domanda iniziale in bianco ma dovrà depositare, a fini di verifica, l’elenco dei suoi creditori (e quindi anche dei suoi debiti). Il Tribunale potrà, inoltre, nominare un commissario giudiziale, che controllerà se l’impresa in crisi si stia effettivamente attivando per predisporre una compiuta proposta di pagamento ai creditori. In presenza di atti in frode ai creditori, il Tribunale potrà chiudere la procedura.
 
Decreto ingiuntivo
Giudizio di opposizione: nell'ipotesi ex art. 163-bis, co. 3 c.p.c., il giudice provvede a fissare l'udienza di comparizione non oltre 30 giorni dalla scadenza del termine minino a comparire. 
 

Divisione dei beni giudiziale
Prevista una procedura abbreviata per la divisione dei beni in comunione in caso di disaccordo tra i condomini con una domanda congiunta di divisione per la nomina di un Notaio o un Avvocato ai quali demandarla.
 
Durc
Il documento unico di regolarità contributiva sarà acquisito d'ufficio. Viene estesa inoltre la sua validità, che passa da 90 a 120 giorni.
 
Edilizia
Liberalizzazione delle ristrutturazioni edilizie che adesso possono modificare la sagome dell’edificio, salvo che non risultino vincoli specifici per i quali occorre parere favorevole dell’autorità preposta.
 
Efficienza Pubblica Amministrazione
Previsto per le imprese un indennizzo di 30 euro al giorno (inizialmente era stato pensato un indennizzo di 50 euro al giorno) fino ad un massimo di 2mila euro in caso di inosservanza del termine di conclusione del procedimento ad istanza di parte. Sono state unificate le date di scadenza dei vari adempimenti amministrativi cui sono soggetti gli interessati in due sole date: 1° luglio e 1° gennaio di ogni anno. Inoltre le singole amministrazioni devono pubblicare lo scadenziario delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi.
 
Equitalia
Se l'unico immobile di proprietà del debitore è adibito ad abitazione principale, non può essere pignorato, ad eccezione dei casi in cui l'immobile sia di lusso o comunque classificato nelle categorie catastali A/8 e A/9 (ville e castelli). Rateizzazione dei debiti tributari: fino a 72 rate mensili e, in caso di peggioramento delle condizioni economiche del debitore, una dilazione per ulteriori 72 rate mensili, con possibilità che sia la prima sia la seconda dilazione di pagamento possano essere aumentate fino a un massimo di 120 rate mensili.
 
Expo 2015
In via straordinaria e fino al 31 dicembre 2015, le disposizioni di cui ai commi 8 e 12, dell'articolo 6, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, non si applicano agli enti locali coinvolti nell'organizzazione del grande evento EXPO Milano 2015 indicati nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 28 maggio 2013, n. 123, limitatamente alle spese connesse all'organizzazione del grande evento.
 
Fattura telematica quotidiana
Esonero dallo spesometro per i titolari di partita iva che sceglieranno di inviare quotidianamente all'Agenzia delle Entrate le fatture di acquisto e di vendita attraverso il canale telematico.
 
Fondi europei
Le amministrazioni e le aziende dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, sono tenute a dare precedenza, nella trattazione degli affari di competenza, ai procedimenti, provvedimenti e atti anche non aventi natura provvedimentale relativi alle attività in qualsiasi modo connesse all'utilizzazione dei fondi strutturali europei, compresi quelli inerenti allo sviluppo rurale e alla pesca e alla realizzazione dei progetti realizzati con i medesimi fondi.
 
Giudici ausiliari
Al fine di agevolare la definizione dei procedimenti civili, compresi quelli in materia di lavoro e previdenza, si procede alla nomina di giudici ausiliari nel numero massimo di quattrocento. Possono essere chiamati all'ufficio di giudice ausiliario: magistrati ordinari, contabili e amministrativi e gli avvocati dello Stato, a riposo; professori universitari in materie giuridiche di prima e seconda fascia anche a tempo definito o a riposo; ricercatori universitari in materie giuridiche; avvocati, anche se a riposo; notai, anche se a riposo.
Ai giudici ausiliari, che acquisiscono lo stato giuridico di magistrati onorari, è attribuita un'indennità onnicomprensiva, da corrispondere ogni tre mesi, di duecento euro per ogni provvedimento che definisce il processo, anche in parte o nei confronti di alcune delle parti. L'indennità annua complessiva non può superare, in ogni caso, la somma di ventimila euro e sulla stessa non sono dovuti contributi previdenziali.
 
Infrastrutture
Per consentire nell'anno 2013 la continuità dei cantieri in corso ovvero il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all'avvio dei lavori è istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un Fondo con una dotazione complessiva pari a 2.069 milioni di euro, di cui 335 milioni di euro per l'anno 2013, 405 milioni di euro per l'anno 2014, 652 milioni di euro per l'anno 2015, 535 milioni di euro per l'anno 2016 e 142 milioni di euro per l'anno 2017.
 
Internet
Chi gestisce un servizio di accesso al pubblico alla rete non è più obbligato alla preventiva identificazione personale dei clienti quando l’offerta di accesso alla rete non costituisce l’attività commerciale prevalente.
 
Investitori esteri
Concentrazione esclusiva presso i Tribunali e le Corti di appello di Milano, Roma e Napoli delle cause che coinvolgono gli investitori senza sedi stabili in Italia con lo scopo di garantire una maggiore prevedibilità delle decisioni e ridotti costi logicistici.
 
Mediazione civile
Ripristino della mediazione obbligatoria per numerose tipologie di cause, con l’esclusione (richiesta dall’avvocatura) delle controversie per danni da circolazione stradale e l’ingresso invece delle cause relative alla responsabilità sanitaria, oltre a quella medica. Contenimento dei costi per la mediazione stessa.  

Multe
Sconto del 30% a chi paga la multa entro 5 giorni dalla notifica (la possibilità di saldare subito tramite Bancomat o Carta di Credito, inizialmente prevista, viene al momento messa da parte). Escluse alcune violazioni del Codice della Strada particolarmente gravi.
 
PMI
Per riattivare il circuito del credito, il decreto prevede il potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia, per consentire l’accesso a una platea molto più ampia di piccole e medie imprese. A questo scopo, in particolare, viene disposta la revisione dei criteri di accesso per il rilascio della garanzia che allargherà notevolmente la platea delle imprese che potranno utilizzare il Fondo ed è stato programmato un cospicuo rifinanziamento, in sede di Legge di Stabilità, che consentirà di attivare credito aggiuntivo per circa 50 miliardi.

5 miliardi per l’acquisto di nuovi macchinari – Le Pmi potranno accedere a finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo. I finanziamenti: saranno concessi entro il 31 dicembre 2016 da banche convenzionate; avranno durata massima di 5 anni e per un valore non superiore a 2 milioni di euro per ciascuna impresa.
 
Sanità
Il certificato medico di gravidanza indicante la data presunta del parto dovrà essere inviato all'Inps esclusivamente per via telematica direttamente dal medico del Ssn o con esso convenzionato.
 
Tobin Tax
Proroga di 3 mesi (dal 16 luglio al 16 ottobre) per il versamento della tassa sulle transazioni finanziarie.
 
Università
Aumenta il limite delle assunzioni che potranno essere effettuate dal 1° gennaio 2014: dal 20% al 50% delle cessazioni. Vengono inoltre stanziati 17 milioni di euro (5 per il 2013, 5 per il 2014 e 7 per il 2015) ai fini dell'istituzione di borse di studio per la mobilità degli studenti meritevoli sul territorio nazionale.
 
Valutazione dei rischi
 Modifiche al testo unico in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. n. 81/2008): in alternativa al Duvri il datore di lavoro committente potrà individuare, limitatamente ai settori di attività a basso rischio infortunistico, un proprio incaricato, in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali, tipiche di un preposto, nonché di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta dell'ambiente di lavoro, per sovrintendere a cooperazione e coordinamento; per quanto riguarda formazione e aggiornamento, quando i contenuti dei percorsi si sovrappongono, in tutto o in parte, è riconosciuto credito formativo per la durata ed i contenuti della formazione e dell'aggiornamento corrispondenti erogati; in caso di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, nonchè nei casi di ampliamenti e di ristrutturazioni di quelli esistenti, i relativi lavori devono essere eseguiti nel rispetto della normativa di settore e devono essere comunicati all'organo di vigilanza competente per territorio le descrizioni dell'oggetto delle lavorazioni, delle principali modalità di esecuzione delle stesse e delle caratteristiche dei locali e degli impianti.
 

 

Servizi pubblici: giurisdizione e competenza

alt  

Sulla sussistenza della giurisdizione del g.o. relativamente alle controversie concernenti il pagamento di prodotti farmaceutici, da parte di aziende inserite nel S.s.n., in favore dei fornitori. Nella sentenza di seguito riportata l’avv. Romolo Reboa in merito alla suddetta questione ha rappresentato l’a Azienda Policlinico Umberto I di Roma. 

Controversia concernente il pagamento di prodotti farmaceutici, da parte di aziende inserite nel S.s.n., in favore dei fornitori;