Modifiche alla competenza per gli accertamenti delle cittadinanze “iure sanguinis”
È cambiato dal 22 giugno 2022 il foro italiano territorialmente competente per le cause di accertamento dello stato della cittadinanza italiana “iure sanguinis”.
Quando l’aspirante cittadino che si è visto ingiustamente negato il riconoscimento della cittadinanza risiede all’estero, egli non dovrà più rivolgersi al Foro di Roma, ingolfato dalle domande e quindi lento nel dare giustizia, ma dovrà agire davanti al Tribunale competente per il comune di nascita del padre, della madre o dell’avo cittadini italiani.
L’innovazione nasce dall’art. 1 co. 36 L. 206 del 26.11.2021, entrata in vigore il 24.12.2021, che ha modificato il comma 5 dell’art. 4 del decreto-legge 17.02.2017 n. 13, regolatrice della competenza in materia.
Questo il testo della nuova norma: “All’art. 4, comma 5, del decreto-legge 17.02.2017 n. 13, convertito con modificazioni, dalla legge 13 aprile 2017, n. 46, è aggiunto il seguente periodo: Quando l’attore risiede all’estero, le controversie di accertamento dello stato di cittadinanza italiana sono assegnate avendo riguardo al comune di nascita del padre, della madre o dell’avo cittadini italiani”.