Istruzioni per la compilazione delle fatture elettroniche
Di seguito pubblichiamo l’analisi effettuata dal COA di Roma, grazie al lavoro svolto dal Gruppo informatico di presidenza, in merito alla c.d. “fatturazione elettronica” :
Preliminarmente occorre precisare che la fatturazione elettronica è il nuovo sistema di fatturazione e parcellazione adottato dalla P.A. con la Finanziaria del 2007, connessa alla c.d. Legge Brunetta sulla progressiva eliminazione del cartaceo, in favore del documento elettronico.
Lo scambio tra fornitore di bene o servizio e la P.A. è gestito dal sistema di interscambio (S.d.i.) che serve da intermediario. Ad ogni Amministrazione corrisponde un codice identificativo al quale vanno intestate le relative fatture e parcelle emesse. In base al codice, infatti, lo S.d.i. trasmette il documento informatico all’Amministrazione corrispondente.
Vista tale automaticità, la fattura deve essere realizzata in un determinato standard che la rende leggibile in automatico al programma di smistamento. Tale esigenza è stata soddisfatta con l’utilizzo di un modello formato .xml, cioè un’estensione di file utilizzata per inserimento e conservazione dati (database). Va evidenziato che il formato .xml è un formato disponibile nei pacchetti Office, nonché realizzabile attraverso l’apposito applicativo on line sul sito che la P.A. ha creato per lo S.d.i. di fatturazione elettronica (www.fatturapa.gov.it).
Come si realizza una fattura elettronica:
Dopo essere entrati nel sito www.fatturapa.gov.it
– cliccate sul link come fare, che porta alla pagina web www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/c.htm, nella quale troverete molti dati utili ed interessanti.
– Per comprendere come si fa la fatturazione, cliccate sul link simulazione, che si trova sulla sinistra dello schermo (www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/sperimentazione.htm);
– apparirà – subito sotto – un link compilare la fatturaPA (www.sdi.fatturapa.gov.it/SdI2FatturaPAWeb/sicurezza/AccediAlServizioAction.do?pagina=compila_fattura)
– Si entrerà così in una schermata nella quale vengono richieste le credenziali per accedere al servizio. Si può avere accesso:
1) con le credenziali di fisco on-line (quelle che si utilizzano per verificare la propria posizione fiscale sul sito Agenzia delle Entrate, normalmente nome utente, il codice fiscale, e la password da voi prescelta o comunicata dalla P.A.):
http://telematici.agenziaentrate.gov.it/Main/Registrati.jsp
2) con la firma digitale accreditata come ‘carta nazionale dei servizi’ (C.N.S.). In tal senso va chiarito che la carta LEXTEL non è una C.N.S. pur valendo come firma digitale, perciò non è compatibile con il sistema di fatturazione elettronica.
La C.N.S., invece, è la carta di identità informatica del cittadino e in altri paesi è utilizzabile, essendo ormai integrata con la carta di identità per ogni attività, tanto quelle commerciali che quelle in cui si spende la propria identità (anche, ad es., per le operazioni di voto). In Italia il progetto di carta di identità elettronica è attivato solo per i Magistrati che hanno quindi integrato il Documento di identità valido nonché la firma digitale sullo stesso documento. In Italia sono C.N.S. le carte accreditate sul sito www.progettocns.it.
Essere in possesso di una carta C.N.S. consente l’accesso senza limitazioni a tutti i servizi della P.A. digitale senza richieste di ulteriori accrediti (come ad esempio accade anche per il PCT). In Italia è possibile ottenerla presso la Camera di Commercio in maniera facile e pressoché immediata ad un costo contenuto (70€ ca.) per posta ordinandola direttamente nella pagina web sopra indicata oppure acquistandola direttamente presso le Camere di Commercio:
https://www.card.infocamere.it/infocard/pub/
– Una volta entrati nell’area compilare la fatturaPA, troverete una schermata complessa in programma flash player (chi ne è privo, deve scaricarlo), i cui campi andranno completati con le informazioni richieste (i campi evidenziati in giallo sono obbligatori).
– Creato il file .xml, lo stesso va sottoscritto con firma digitale, cioè utilizzando l’apposita applicazione presente in ogni software che consente tale firma (presente anche nella chiavetta Lextel) e che viene rilasciato al momento dell’acquisto della firma digitale. In caso di C.N.S. il software sarà già installato sulla pennetta o sulla smart card che rilascia la Camera di Commercio.
– Il file così firmato avrà come estensione .xml.p7m, che certifica l’avvenuta firma elettronica. Tale file va inoltrato allo S.d.i. O attraverso la propria PEC alla PEC dello S.d.i. (sdi01@pec.fatturapa.it) o attraverso il sito internet di www.fatturapa.gov.it. Sempre via PEC arriverà la risposta confermativa della P.A. Comunque sul sito www.fatturapa.gov.it è possibile monitorare la fattura all’indirizzo che segue:http://sdi.fatturapa.gov.it/SdI2FatturaPAWeb/sicurezza/AccediAlServizioAction.do?pagina=monitoraggio&pagCorr=Monitoraggio.
Tutta la procedura è spiegata passo passo nelle istruzioni per la compilazione della fattura elettronica predisposte dal Collega Andrea Iolis nell’allegato file (all. n. 1).
Un discorso a parte va fatto per il Tribunale di Roma, ufficio modello 12, che si occupa dei pagamenti relativi al c.d. “gratuito patrocinio”, il quale ha predisposto un modulo in .xml (all. n. 2) nel quale vengono indicati gli elementi essenziali per l’inoltro delle fatture relative e, in particolare, il codice I.P.A. del Tribunale che consente al sistema S.d.i. di riconoscere la fattura e di inviarla alla competente P.A..
Il testo da compilare in formato .xml modificato con i propri dati aprendolo con il programma “blocco note” disponibile su tutti i PC o con un altro programma di scrittura, facendo attenzione a non modificare mai l’estensione del file che dovrà sempre essere .xml, come da istruzioni predisposte anche in questo caso dall’Avv. Iolis (all. n. 3).
Per quanto riguarda il problema della conservazione delle fatture elettroniche si dovrà pronunciare l’Amministrazione Finanziaria, cioè l’Agenzia delle Entrate, che è stata già più volte sollecitata a fornire delle linee guida. Del resto sul sito www.fatturapa.gov.it è possibile procedere ad una stampa su carta della fattura che, per il momento, risolve egregiamente il problema della conservazione.
Il Presidente Vaglio, il Consigliere Segretario Di Tosto e il Consigliere Minghelli comunicano, peraltro, che ci si sta attivando al fine di fornire al più presto a tutti gli iscritti un programma gratuito da utilizzare in modo più semplice per la compilazione delle fatture elettroniche.
Il Consiglio ringrazia l’Avv. Andrea Iolis per il proficuo lavoro svolto e dispone che la presente comunicazione con i relativi allegati sia trasmessa a tutti gli Iscritti a mezzo email.