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Il caso dell’83enne portato in tribunale dall’Unità

L'avv. Romolo Reboa ha difeso il padre di Francesco Storace nel caso Limentani

Una parabola giudiziaria che ha avuto come protagonisti Francesco Storace, leader della Destra, difeso e rappresentato dall’avv. Romolo Reboa, il quotidiano L’Unità e Mario Limentani sopravvissuto ai campi di concentramento,  reo secondo i difensori del quotidiano di aver prodotto una falsa testimonianza quando, intervistato da una cronista de L’Unità, affermò di essere stato picchiato dal padre di Storace nel 1941, allora dodicenne e residente a Teramo.

 alt   Il Giornale (02 febbraio 2011) – Invece di chiedere scusa per il fango su Storace  porta in tribunale un ebreo di 87 anni;                                            

alt Il Giornale d’Italia (22 febbraio 2013) – Storace, L’Unità ed il caso Limentani – Romolo Reboa e lo scempio della legge Pinto;  

alt   Il Giornale d’Italia (10 dicembre 2013) – Storace e il padre offesi: l’Unità paga pegno – Parla l’avv. Romolo Reboa ““I tanti record di una causa che ci lascia soddisfatti, ma con l’amaro in bocca”;

alt  Secolo d’Italia (10 dicembre 2013)  L’Unità condannata per diffamazione contro il padre di Storace. Scrisse che era un “torturatore di ebrei”;